Pino il robottino

Sono tornato al negozio che, mooolti anni fa, esponeva le scatole di montaggio che mi fecero venire la passione per i robot. Ora vende telefonini ed orologi, ma evidentemente in fondo al magazzino ha ritrovato alcune scatole impolverate delle quali si vuole liberare vendendole a 5 euro.
I robot sono, ovviamente, analogici, il foglio di istruzioni è stato stampato nel 1984. Le parti meccaniche valgono in ogni caso molto più dei soldi che ho "investito": due motori completi di riduttori, portapile per l'alimentazione di logica e trazione, base in grado di accettare eventuali espansioni.
I bot hanno evidentemente uno scopo didattico. Il modello in questione ha un terzo motore (il clock), questo, tramite una serie di ingranaggi (i divisori), fa girare lentamente un disco di carta con zone bianche e nere personalizzabili (il software). Tramite due sensori ad infrarossi vengono interpretate le "istruzioni" che determinano il comportamento del robot: nero=fermo, bianco=avanti, uno bianco e uno nero=destra o sinistra.